venerdì 27 marzo 2015

#FAMIGLIA #HANDICAP #EMANCIPAZIONE: LA FAMIGLIA BELIER

Mi è capitato più volte, tornando da lavoro, di sentire in radio il trailer della commedia 
LA FAMIGLIA BELIER, di Eric Lartigau. 



Il film ha per protagonista una ragazza sedicenne (interpretata da Louane Emera, che ha partecipato al The Voice Francese, una cantante alla sua prima esperienza cinematografica), che ha un ruolo importantissimo per la sua famiglia, in quanto è l'unica a sentire, genitori e fratellino sono sordi
La ragazzina aiuta quotidianamente la famiglia nella gestione della fattoria e nella vendita dei prodotti al mercato. Si occupa di tutte le relazioni sociali ed economiche che la famiglia intrattiene. Si sente dunque indispensabile ed è profondamente legata ad essa.
Grazie al suo professore di musica scopre di avere un grande talento, una bellissima voce, e si troverà a dover fare una scelta importante per il suo futuro, lasciare la sua famiglia per poter studiare canto a Parigi. Ha un dono, ma l'unico modo per metterlo a frutto è, dal suo punto di vista, come tradire i suoi cari. 
"Il tema della famiglia è ricco, tocca emozioni diverse e momenti di vita che sono fondamentali per un adolescente. In questo film mi interessava raccontare il punto di vista di questa ragazza nella singolarità di questa famiglia di sordi e come lei costituisca un ponte con quelli che ci sentono. Ma paradossalmente il suo dono, il canto, è una specie di tradimento nei confronti dei genitori che non ne hanno accesso - dice il regista - L'adolescenza è ricca, contraddittoria per questo interessa i registi. Spesso l'umore degli adolescenti tocca gli eccessi, reagiscono in modo esagerato nel bene e nel male. I sentimenti sono forti e il corpo non è ancora formato completamente. La grande scoperta del proprio corpo e il passaggio verso il mondo adulto è un percorso violento e interessante. Accompagnare questa ragazza nel superamento delle sue paure e nel trovare se stessa mi piace e credo abbia parlato agli spettatori" (fonte: la repubblica.it).
Dalle recensioni lette e anche dal trailer il film si presenta come una commedia divertentepiacevole
Nonostante tratti un tema come la sordità, non cade mai nel patetismo, anzi ci racconta come una condizione così particolare possa essere vissuta come normalità.
Il regista spiega:
“La sordità è un pretesto per raccontare una diversità nella quale si può essere perfettamente normali, tanto all’interno di una famiglia quanto nelle relazioni esterne, l’importante è sentirsi a proprio agio con se stessi e i Bélier ne sono perfetta testimonianza(fonte: donnamoderna.com).
L'unico attore veramente sordo nel cast è il fratellino, Luca Gelberg, mentre Karin Viard e Francois Damiens hanno dovuto studiare il linguaggio dei segni e imparare a far coincidere le espressioni facciali nei dialoghi da recitare.
Louane Emera, ha dovuto abbinare anche le parole visto che è l'unica che ha anche dovuto parlare.
Ci si chiede se in Italia avrà lo stesso successo che ha avuto in Francia, dove potrebbe aver fatto da traino la partecipazione di Emera al talent, io penso ci sia più!
Vi lascio con le parole del regista, che parlando del tema della famiglia si pone delle domande, penso che rappresentino i punti fondamentali che permetteranno a tanti di noi di identificarsi con la protagonista.
"Innanzitutto il tema della partenza, della separazione vissuta come una lacerazione. È possibile lasciarsi con dolcezza? È possibile amarsi profondamente senza vivere in simbiosi? Come lasciare a ciascuno il suo spazio di libertà? Che ne è del nostro sguardo sull'altro quando cresce ed evolve? E il fatto di amarsi molto non vuol dire necessariamente che ci si ama bene. In una famiglia, che cosa aiuta a costruire, che cosa serve per andare avanti, che cosa ci fa soffocare?" (fonte: donnamoderna.com).



SHEILA






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